CUR
Consorzio Università Rovigo: dal 1995 è il volto dell’ Università e di tutto ciò che ruota intorno alla vita universitaria a Rovigo e nel Polesine.
Il nuovo logo
Il logotipo rimanda al concetto di intreccio di diverse strade, varie esperienze, fili di una trama che unendosi realizzano una maglia unica, un percorso unico, più forte, quello della formazione dello studente. Una addizione, un intreccio che costruisce formazione e crescita e acquisisce maggior forza.
I 4 colori simboleggiano:
- il Rosso: colore istituzionale dell’Università degli Studi di Padova;
- il Blu: colore istituzionale dell’Università degli Studi di Ferrara;
- l’Azzurro: simbolo delle Istituzioni Locali, gli Enti Soci;
- il Giallo: il territorio.

Cos'è CUR?
Un quarto di secolo. L’avvio dell’esperienza del CUR e il suo progressivo consolidamento, la presenza in Polesine di due atenei importanti come l’Università di Padova e l’Università di Ferrara, le relazioni attivate con il territorio, l’aumento del numero dei servizi e degli studenti iscritti, il ruolo attivo dei soci (Comune di Rovigo, Provincia di Rovigo e Camera di Commercio) e il sostegno fondamentale di una realtà come la Fondazione Cariparo, nonché la crescita della zona universitaria intorno al Cubo e l’apertura di Palazzo Angeli: sono molti gli elementi che, nel corso di questi anni, hanno trasformato quella che inizialmente poteva apparire una rischiosa scommessa della politica locale in un vero polo della formazione, una realtà vivace, articolata e riconosciuta fuori provincia.
La nascita del nuovo corso di Laurea magistrale in Water and Geological Risk Engineering dell’Università di Padova viene ora a costituire un tassello decisivo per il radicamento della presenza accademica sul territorio e per le sue prospettive future. Si tratta di una novità rilevante per la città di Rovigo nel suo complesso e di una sfida di respiro internazionale che può aiutarci a costruire, potremmo dire quasi ex novo, per certi versi, una nuova immagine di Rovigo come città universitaria, consapevole e orgogliosa di esserlo, contro ogni retorica del declino e dell’abbandono.


Oggi il nostro ruolo essenziale è quello di proseguire lungo la strada intrapresa, ma anche di accompagnare l’università rodigina in un momento storico di grandi cambiamenti. Il punto di partenza è la nostra volontà di essere, in ogni occasione possibile, partecipi di questo sviluppo e coerenti con il lavoro fin qui svolto. La premessa di ogni azione è riconoscere che la presenza dell’università è, per Rovigo e il Polesine, una scelta strategica e irreversibile. Una scelta legata ad una particolare visione del nostro territorio e delle sue prospettive di crescita, che sempre di più dovranno vedere in quello che viene definito il “capitale umano” la leva fondamentale per superare ogni tentazione di subalternità e per immaginare il nostro domani in modo creativo e innovativo.
Dobbiamo combattere alcuni stereotipi e molte immagini cristallizzate nel corso del tempo. Una città piccola ma ricca di tradizioni e di eccellenze, anche in campo culturale, uno storico capoluogo di provincia come Rovigo, un centro che è parte di una realtà dinamica come quella del Veneto, oltre che cerniera tra Veneto ed Emilia, può e vuole pensarsi, oggi, realmente e fino in fondo, come una città universitaria? È necessario crederci. Una sfida ambiziosa, di certo, che richiede una maturazione complessiva del nostro contesto urbano, delle sue energie, delle sue forze economiche e sociali, ma che non può prescindere dalla spinta propulsiva che deve venire dal CUR. Pensare o ripensare il futuro di Rovigo come quello di una vera città universitaria: oggi sappiamo che non si tratta più soltanto di uno slogan, ma di un programma realizzabile. Pensare il CUR come università di Rovigo e del Polesine, dentro una compiuta logica di area vasta, proiettare l’immagine di un polo formativo giovane, ma capace di far leva sulla propria posizione di crocevia e di snodo territoriale.
Tutti i servizi che CUR mette a disposizione di studenti e docenti: segreterie, biblioteche, giornate di oriento, convenzioni.
La storia delle nostre sedi
CuBo
I lavori, iniziati nel 1994, porteranno a configurare tre lotti funzionali finiti:
A) Centro Mostre, centrali tecnologiche e opere esterne
B) Recupero di un edificio da destinare ad uffici (attuale Torre uffici)
C) Recupero di un edificio da destinare a bar-ristorante, con capienza di 200 posti a sedere.
È stato cantierato un intervento di recupero di altri immobili destinati ad ospitare un Centro Congressi-Aula Magna e la sede dell’Università.
Il 2001 segna una tappa decisiva: il 19 gennaio l’Assemblea dei Soci approva una modifica dello Statuto per consentire alla Società di gestire in maniera diretta fiere e convegni, con una sezione interna strutturata allo scopo. Nasce la Divisione RovigoFiere.


Palazzo Angeli
Fin dall’inizio il palazzo diede ospitalità a personaggi illustri, tra i quali Carlo IV di Spagna con Maria Lusia Borbone (1815), gli imperatori Francesco I d’Austria con Carolina Augusta di Baviera (1819), Imperatrice Aleksandra Federowna con la figlia (1846), Francesco Giuseppe I d’Austria (1856), come ricordano le lapidi murate alle pareti. Lo stesso Giuseppe Garibaldi (nel 1867), da una delle ampie finestre, pronunciò un discorso alla folla sottostante, e Umberto I di Savoia (nel 1882).
Donato in un lascito testamentale dal conte Domenico Angeli, appartiene dal 1876 al comune che, nel corso degli anni, lo ha adibito a vari usi. Dal 1877 al 1879 il palazzo ospita il Liceo Ginnasio, poi gli uffici della Provincia divenendo anche abitazione prefettizia. Dopo essere diventato anche convitto femminile diviene, nel 1907, sede degli uffici del Consorzio Agrario. In anni più recenti e fino al 1982 è stato come sede della Questura.
Dopo un lungo periodo di chiusura, completata la fase di restauro nel 2019, è stato riaperto e ospita la sede del CUR (Consorzio Universitario di Rovigo) e della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara.
Cittadella
Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, la scuola seminariale entrò in crisi e del complesso se ne interessò la finanza per fare la propria scuola allievi, di rilevanza nazionale. Nel 1983 iniziò il primo corso di formazione della guardia di finanza. Dopo una decina d’anni la guardia di finanza abbandonò il complesso l’ultimo corso di formazione è datato 1992.
A fine anni ’90 e precisamente tra il 1998 e 1999 l’area è stata presa dall’AULLS, che ha portato al suo interno sedi amministrative e ambulatori e ospita 4 Corsi universitari in materie sanitarie dell’Università di Padova:
- Corso di laurea in Infermieristica
- Corso di laurea in Educatore professionale
- Corso di laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia
- Corso di laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica


Ex Celio
Nel 1866 con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia fu spostata la sede in Palazzo Montalti (Il regio decreto del 29 settembre 1867 conferì all’istituto la denominazione di Liceo Celio, in onore dell’umanista Ludovico Ricchieri detto “Celio Rodigino”).
Dopo i bombardamenti da parte delle truppe inglesi e americane tra il 22 ed il 23 febbraio del 1945, l’edificio fu gravemente danneggiato. Nel primo dopoguerra si dovette procedere alla ricostruzione del palazzo che venne arricchito sulla facciata dal mosaico di Virgilio Milani, il palazzo venne finito nel 1958 e il Liceo ritornò nella sua sede originaria all’angolo di Via Badaloni di fianco al Duomo cittadino.
Nel 2017 il Liceo cambiò sede ma il palazzo è rimasto un punto di riferimento della cultura cittadina ospitando dal 2020, dopo un’accurata ristrutturazione, l’Urban Digital Center sinonimo di innovazione e trasformazione e dal novembre 2021 anche il corso di laurea magistrale in “Water and Geological Risk Engineering” dell’Università di Padova.
Struttura organizzativa
Presidente: Massimo Zanon, Presidente Camera di Commercio di Venezia Rovigo
Componente: Enrico Ferrarese, Presidente Provincia di Rovigo
Componente: Edoardo Gaffeo, Sindaco Comune di Rovigo
Consiglio di Amministrazione
Presidente: Diego Crivellari
Vice Presidente: Paolo Avezzù
Componente: Sofia Nicoli
Componente: Enrico Buoso
Componente: Maria Votta Gravina
Revisore dei conti
Paolo Prearo
Comitato Scientifico
Presidente: Dott. Cesare Dosi
Componente: Dott. Luigi Duò
Componente: Prof. Ciro Grandi
Componente: Prof. Luigi Costato
Componente: Sig. Rinaldo Boggiani
Componente: Dott.ssa Elisabetta Spigolon
Componente: Prof.ssa Isabella Sgarbi
Componente: Prof. Diego Crivellari
Componente: Prof. Giuseppe Zago
Componente: M° Vincenzo Soravia
Marco Callegarin
Resp. Servizio Finanziario ed Economato
Fabio Vason
Segreterie
Segreteria Presidenza e Protocollo
Renzo Raimondi
Segreteria Didattica
Caterina Bonvento
Katiusha Mora
Valentina Zanaga
Biblioteche
Paolo Fratorti
Alessandro Milani
Ufficio Tecnico, Informatico e Acquisti
Raffaele Lusiani
Mirko Masin
Lorenzo Zago